Ricetta Zenzero candito
Lo zenzero candito di produzione casalinga, preparato usando solo acqua e zucchero, conserva il suo caratteristico aroma agrumato e rinfrescante ed ha una consistenza morbida e cedevole. Se offerto a fine pasto, magari in attesa del caffè, risulta particolarmente gradito per la sua capacità di stimolare la digestione.
Proprio per questo suo sapore, che ricorda
quello della scorza di limone ed è leggermente piccante se giovane o dal gusto
più pungente se invecchiato, lo zenzero viene impiegato, ancora fresco e a
pezzetti, per aromatizzare le bevande calde tramite
infusione. Allo stesso scopo può essere utilizzato anche lo sciroppo che avanza dal processo di canditura per dolcificare, oltre che insaporire, tè, tisane e camomille.
La canditura a volte prevede
l’impiego del glucosio; in questa ricetta non viene utilizzato perché ha la virtù di evitare la formazione di
cristalli di zucchero ma il difetto, se mal dosato, di rendere gommoso il prodotto.
Pelare
i rizomi di zenzero utilizzano un pelapatate o un coltello affilato, lavarli, quindi ridurli a rondelle alte circa mezzo
centimetro con tagli sbiechi (come si taglia il salame).
Mettere
le fettine così ottenute in un pentolino d’acciaio, coprirle di acqua fredda e
portare il tutto a ebollizione; cuocere 20 minuti, scolare. Qualora servisse si può
mitigare il sapore piccante dello zenzero ripetendo la bollitura, altrimenti proseguire come
segue.
Pesare
lo zenzero scolato e, per i dosaggi, regolarsi come segue:
ogni
30 gr di zenzero preparare 30 gr di zucchero e 1 cucchiaio di acqua.
Non
serve essere troppo precisi, verrà buonissimo in ogni caso, l’importante è che rimanga immerso nello sciroppo durante la cottura.
Rimettere
le rondelle di zenzero nel pentolino d’acciaio, unire lo zucchero e l’acqua,
portare a bollore e lasciar cuocere per una ventina di minuti.
Usando
una pinza estrarre i pezzi di zenzero dallo sciroppo e metterli a sgocciolare
su una griglia (perfetta quella del forno) per almeno 24 ore, protetti dalla
polvere con un telo tenuto sollevato.
Trascorso
questo tempo riempire per un quarto un vasetto di vetro, della capienza di circa mezzo
litro, con dello zucchero semolato e, sempre con la pinza, prelevare dalla griglia i
pezzetti di zenzero, metterne un poco alla volta nel vasetto, chiuderlo, quindi
agitarlo a sufficienza per fare in modo che i pezzetti canditi si ricoprano
bene di zucchero.
Una
volta tolte dal vasetto, sparpagliare le rondelle di zenzero in un piatto e
lasciarle asciugare all’aria, sempre protette dalla polvere con un telo tenuto
sollevato, per altre 24 ore.
Conservare lo zenzero candito in vasi di vetro e assaggiare con cautela perché a volte riesce davvero molto
piccante.
P.S.: Lo zucchero e lo sciroppo avanzati possono essere conservati in vasi di vetro, il primo in dispensa e il secondo in frigorifero, ed utilizzati per aromatizzare bevande calde o per dolcificare altre preparazioni. Nessuno dei due conserva traccia della piccantezza dello zenzero.
P.S.: Lo zucchero e lo sciroppo avanzati possono essere conservati in vasi di vetro, il primo in dispensa e il secondo in frigorifero, ed utilizzati per aromatizzare bevande calde o per dolcificare altre preparazioni. Nessuno dei due conserva traccia della piccantezza dello zenzero.
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